Cos'è un suffisso esempio?
– 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema di una unità lessicale: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto, -ello.
In linguistica il suffisso è un elemento che è posto alla fine di un tema o di una radice per formare una parola. Esso può anche aggiungersi a una parola già compiuta, formando, per derivazione, una parola suffissata (suffissazione).
I prefissi sono elementi che si inseriscono prima della radice di una parola per formare parole derivate, i suffissi si inseriscono invece dopo la radice per la formazione dello stesso tipo di parole. de-crescente, dis-ordinato, in-certo, a-sociale. murat-ore, gioiell-iere, calzol-aio, aut-ista.
I prefissi sono le parti che vengono aggiunte davanti alla radice di una parola. Ad esempio, alla parola informazione possiamo aggiungere il prefisso dis e ottenere così disinformazione. I suffissi sono le parti che vengono aggiunte alla fine della radice di una parola.
Prefisso | Compartimento | Distretto |
---|---|---|
004191 | Lugano (Svizzera) | Campione d'Italia (CO) |
010 | Genova | Genova |
011 | Torino | Torino |
0121 | Pinerolo (TO) |
...
pane | ||
---|---|---|
panificio | panettiere | paniere |
Suffissi in italiano
Esempi: -ello, -ella: finestra → finestrella (finestra → piccola finestra), povero → poverello (miserabile); -etto, -etta, il più utilizzato con -ino/a: casa → casetta, Silvia → Silvietta (abbreviato con Ietta), sigaro → sigaretta (con cambio di significato);
1. Questa lettera (o gruppi di lettere) che si trovano fra la radice e la desinenza e che dà a ciascun vocabolo della stessa famiglia significato diverso, si dice suffisso.
[dal gr. ὕδωρ «acqua»; in composizione, come suffisso, -υδρος]. – Secondo elemento, atono, di parole composte (come ànidro, aeròidro), che significa «acqua, liquido».
Panetteria, il luogo dove si fa o si vende il pane, è voce di area settentrionale, come pure panettiere, «colui che fa o vende il pane». La parola è formata con il suffisso –eria che troviamo in salumeria, macelleria, pescheria.
Come si formano le parole derivate con prefissi?
Derivati mediante prefissi. I derivati con prefissi appartengono alla stessa categoria grammaticale della base. I più produttivi in italiano sono a-, di-, de-, in-. I verbi parasintentitici sono formati da basi nominali e aggettivali con l'aggiunta di un prefisso: addentare, incenerire, ecc.
La DESINENZA è l'elemento finale di una parola e cambia. Si dice quindi che è una PARTE VARIABILE del discorso. La RADICE è invece la parte iniziale della parola e non cambia, quindi è INVARIABILE.

a Roma prevale -etto (che freschetto, stasera!), a Firenze -ino (che freschino, stasera!).
I suffissi sono particelle che vengono aggiunte alla fine di una parola al fine di cambiarne il significato. Possono essere aggiunti a nomi, verbi, aggettivi e avverbi e sono molto utili per fare bella figura durante gli esami per ottenere le certificazioni più comuni.
-ière [dal fr. -ier, che è il lat. -arius]. – Suffisso derivativo di nomi di mestiere, professione, spesso di origine francese, tratti da altri nomi (barbiere, bersagliere, giardiniere, infermiere, ingegnere, portiere, ragioniere, romanziere).
Dall'Italia all'estero
Per chiamare un numero telefonico estero dall'Italia è necessario digitare 00 + prefisso del paese + prefisso della zona + numero di telefono dell'interlocutore (se per esempio si desidera chiamare un cellulare italiano bisogna digitare 0039… numero della persona da chiamare).
Prefissi 014 (inizio)
I prefissi di Asti e dintorni (Piemonte). Da Altavilla Monferrato a Villanova Monferrato. I comuni fanno parte della Provincia di Alessandria (Piemonte). Da Albera Ligure a Vignole Borbera.
Il prefisso telefonico internazionale relativo al Paese Polinesia Francese è +689 e deve essere anteposto a tutte le chiamate. Per una chiamata in Polinesia Francese è dunque necessario comporre +689 seguito dal prefisso della città che si vuole chiamare.
-ézza [lat. -ĭtia, in cui era confluito anche il più raro -ĭties]. – Suffisso derivativo di nomi astratti tratti da aggettivi: ampiezza, bellezza, bruttezza, giustezza, larghezza, tristezza.
I suffissi sono parti che si pongono subito dopo la radice di una parola. Per esempio: dente / dentista • avventura / avventuroso • favola / favol……
Qual'è la radice di incapace?
Incapace si analizza così: IN- prefisso e capace è la radice con -e desinenza. Ricordati che la radice è quella parte della parola che è usata per formare altri termini.
Cane, cagnolino (diminutivo e vezzeggiativo), cagnone (accrescitivo), cagnetto (diminutivo), cagnaccio (dispregiativo).
-accione -accióne [der. di -àccio, col suff. -one]. – Suffisso alterativo avente valore attenuativo, accrescitivo, spregiativo, vezzeggiativo: bonaccione, omaccione, spendaccione.
Ad esempio: per il diminutivo di orso useremo orsetto e non orsino; per il vezzeggiativo di orso useremo orsacchiotto e non orsacchiuzzo.
Nelle parole che appartengono a categorie grammaticali variabili o a una stessa famiglia etimologica, è possibile riconoscere due elementi fondamentali: – la ➔desinenza, cioè la parte soggetta a variazione; – la radice, generalmente non soggetta a variazione, che contiene il significato fondamentale della parola.
- acqua.
- acqueo.
- acquoso. acquido. acquata. acquare. acquaio.
- sciacquo. paracqua. jacquard. acquisto. acquetta. ...
- subacqueo. sottacqua. sciacquio. portacqua. jacquerie. ...
- terracqueo. tagliacque. squacquera. sottacqueo. sopracqueo. ...
- spartiacque. scialacquio. scaldaacqua. racquistare. neoacquisto. ...
- squacquerone. squacquerato. squacquerare. scialacquone.
In italiano la desinenza descrive esclusivamente le caratteristiche grammaticali formali della radice, e cioè genere e numero. Il suffisso introduce invece qualità e funzione, e sta generalmente tra radice e desinenza.
-àrio [dal lat. -arius].
I prefissi sono elementi che vengono messi prima delle ➔radici delle parole per formare parole ➔derivate. Quando il prefisso è una parola a sé ed è quindi dotato di un significato autonomo facilmente identificabile, si parla più propriamente di ➔prefissoide.
- Campana → Campanile.
- Fiore → Fioraio.
- Candela → Candelabro.
- Cane → Canile.
- Cielo → Celeste.
- Fiore → Fioraio.
- Libro → Libreria.
Quali sono i prefissi negativi?
Sono state identificate le relazioni di opposizione, contraddizione, contrarietà, privazione, reversione: i prefissi a-, in- e dis- possono esprimere sia valore contrario (es. normale/anormale; capace/incapace; abitato/disabitato), sia privativo (cefalo/acefalo; attivo/inattivo; attivo/disattivo).
Ecco i principali nomi derivati dalla parola casa: Casale, casalinga, casato, casamento, caseificio, caseggiato, casamatta, casatorre, casigliano, casalinghità, casula.
...
VENIRE | ANDARE | |
---|---|---|
vengo | vado | io |
vieni | vai | tu |
viene | va | lui,lei |
veniamo | andiamo | noi |
La radice, nella linguistica, è quell'elemento irriducibile (non ulteriormente suddivisibile) che esprime il significato principale della parola. Per limitare ambiguità, nella grammatica descrittiva si definisce radice un morfema che sia contemporaneamente legato e lessicale.
I nomi sono composti da una radice e da una desinenza. La radice ci comunica il significato di base del nome; essa resta sempre invariata. ES: BAMBIN- è la radice che ci fa capire che stiamo parlando di qualcosa che ha a che fare con il significato di bambino.
Dal 31 gennaio 2005 Borsa Italiana calcola a fine giornata degli indici (con suffisso Vwap.
Hornbostel e Sachs indicano i cordofoni nei quali le corde sono suonate con un arco tramite il suffisso -71. Pur essendo di dimensioni diverse ( si va dai 60 cm del violino ai 2 m del contrabasso ), gli strumenti ad arco hanno tutti la medesima forma e sono composti dai medesimi elementi.
I nomi terminanti in -logia indicano una disciplina, uno studio sistematico riguardante l'argomento specificato dal costituente iniziale, quelli in -logo il relativo specialista (per es., massmediologo/-ia, musicologo/-ia, politologo/-ia, biologo/-ia).
NOME DERIVATO | RADICE | DESINENZA |
---|---|---|
cartiera | cart- | a |
gelateria | ................. | ................. |
benzinaio | ................. | ................. |
portiere | ................. | ................. |
-osus]. – 1. Suffisso presente in parecchi aggettivi derivati dal latino, o formati in epoche posteriori (per es., arioso, formoso, generoso, noioso, poderoso, ecc.), i quali denotano per lo più presenza o abbondanza della qualità o della condizione espresse dal sostantivo da cui derivano (aria, forma, ecc.).
Qual è il suffisso di libro?
Esempio: libro - libraio - libreria (non librone o libretto!)
In italiano la desinenza descrive esclusivamente le caratteristiche grammaticali formali della radice, e cioè genere e numero. Il suffisso introduce invece qualità e funzione, e sta generalmente tra radice e desinenza.
-alia, terminazione dei nomi neutri pl. con tema in -al-]. – Suffisso derivativo di nomi aventi senso collettivo, spesso spregiativo, tratti da nomi: boscaglia, gentaglia, muraglia, nuvolaglia. -aglia [lat.
I prefissi sono elementi che vengono messi prima delle ➔radici delle parole per formare parole ➔derivate. Quando il prefisso è una parola a sé ed è quindi dotato di un significato autonomo facilmente identificabile, si parla più propriamente di ➔prefissoide.
radice | significato (approssimato) |
---|---|
*pel | piatto, piano |
*péh₂ur- (gen. *ph₂un-ós) | fuoco |
*h₁ngʷnis | fuoco |
*peku | averi, ricchezza |
La radice, nella linguistica, è quell'elemento irriducibile (non ulteriormente suddivisibile) che esprime il significato principale della parola. Per limitare ambiguità, nella grammatica descrittiva si definisce radice un morfema che sia contemporaneamente legato e lessicale.
References
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