Come si fa il dispregiativo?
Opposto al vezzeggiativo è il dispregiativo, ottenuto in genere con i suffissi -accio ed -astro (canzonaccia, postaccio, giovinastro).
In partic., e più comunem., si chiamano vezzeggiativi (di solito come s. m.) quei derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, che connotano affettivamente la parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto -ino, -étto, -ùccio, come fratellino, carino, nasetto, ...
I nomi accrescitivi sono quei nomi alterati (cioè nomi che hanno leggermente modificato il loro significato originario tramite un suffisso) che si formano con i suffissi – one, -zone, -otto (bellone). Quando si usa un accrescitivo, bisogna prestare attenzione al nome femminile che si vuole far “accrescere”.
C'è poi libro, che oltre a poter diventare un piccolo librino, ha anche la forma libriccino (e libricino).
ombrellino (v.), ombrellétto; spreg. o vezz. ombrellùccio; accr. ombrellóne (v.); pegg. ombrellàccio.
fiorellino: definizioni, etimologia e citazioni nel Vocabolario Treccani.
albero → alberello, asino → asinello, povero → poverello; con interfisso: campo → campicello, fatto → fatterello, fiume → fiumicello.
Per nominare qualcosa di carino, che fa tenerezza o genera simpatia utilizziamo i vezzeggiativi con i suffissi: -uccio, -etto, -uzzo, -ettino. Per esprimere disprezzo o repulsione o sentimenti negativi in generale, usiamo i dispregiativi con i suffissi: -accio, -astro,-ucolo; -accione, -ercolo, -onzolo.
Scarpina, scarpone, scarpetta, scarpaccia: sono tutti alterati del nome primitivo scarpa.
Ad esempio: manina è un diminutivo di mano, manona è un accrescitivo di mano, manaccia è un dispregiativo di mano mentre manufatto (mano + fatto), manomettere (mano + mittere = mandare via), manomorta (mano + morta = rigida) sono parole composte con mano.
Qual è il dispregiativo di stanza?
Tacco / tacchetto... Palazzo / palazzino, stanza / stanzina, ponte / pontello.
[der. di dispregiare], letter. – Che mostra o esprime disprezzo; in grammatica, lo stesso che spregiativo.

I nomi alterati sono di quattro tipi: diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, dispregiativi. Vediamo subito un esempio: Casa = casina (diminutivo); casone (accrescitivo); casetta (vezzeggiativo); casaccia (dispregiativo).